Quando piantare le peonie: il mese ideale per una fioritura esplosiva

Ill momento in cui si piantano le peonie fa davvero la differenza su come si comporteranno nei mesi successivi. Sono piante che non amano i cambi di programma. Se messe a dimora nel periodo sbagliato, si adattano male e ci mettono più tempo a fiorire. Il momento più indicato per piantarle, soprattutto se si parte da radici nude, è l’autunno, tra settembre novembre.

Perché piantarle in autunno

Durante l’autunno il terreno ha ancora il calore accumulato dell’estate, ma l’aria si fa più fresca. Questo equilibrio aiuta le radici a crescere senza che la pianta sprechi energia per produrre fiori o foglie. In pratica, si concentra sotto terra. Chi ha provato a piantare peonie in questo periodo ha notato, l’anno dopo, una fioritura più piena e una pianta più vigorosa.

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Piantarle in primavera si può, ma ci sono alcune cose da sapere. Bisogna usare piante già in vaso, con un apparato radicale sviluppato. Le radici nude in primavera non riescono ad attecchire bene, e spesso non fioriscono. Inoltre, in primavera il rischio di sbalzi termici è più alto. Una gelata improvvisa può bloccare la crescita o danneggiare i germogli appena spuntati.

Le peonie, erbacee o arbustive, chiedono poche cose ma precise. Terreno ben drenato, niente ristagni. Se l’acqua si ferma troppo, marciscono facilmente. Meglio evitare i terreni argillosi, oppure alleggerirli con sabbia. Non serve un suolo troppo ricco, ma va bene un po’ di compost maturo prima della piantagione. Non amano i fertilizzanti aggressivi.

Come curare le peonie

L’esposizione conta molto nella cura delle peonie. Le erbacee preferiscono pieno sole, almeno sei ore al giorno. Le arbustive tollerano anche la mezz’ombra, specie nei climi caldi. Attenzione però: troppa ombra riduce la fioritura. Una posizione con sole del mattino e ombra leggera il pomeriggio funziona bene. Inoltre è meglio evitare posti ventosi: i fusti si spezzano facilmente, soprattutto se carichi di fiori.

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Una cosa che spesso si dimentica è la profondità. Le peonie non vogliono stare troppo in basso. Le gemme devono stare a 2 o 3 cm sotto il livello del terreno, non di più. Se si piantano troppo profonde, non fioriscono. Questo vale soprattutto per le erbacee. Le arbustive sono un po’ più tolleranti, ma comunque meglio non esagerare.

Dopo aver piantato le peonie , bisogna annaffiare bene. Non servono innaffiature frequenti, ma costanti all’inizio. Una volta radicate, resistono anche a brevi periodi di siccità. In primavera, quando iniziano a vegetare, è utile mantenere il terreno leggermente umido, senza esagerare. Troppa acqua crea più danni che benefici. Quindi è bene stare attenti.

Dopo la fioritura

La concimazione va fatta con misura. Una volta all’anno basta. Ed è meglio in primavera, quando le gemme iniziano a gonfiarsi. Si può usare un concime equilibrato, tipo 10-10-10 , oppure un po’ di letame ben maturo. In autunno si può ripetere, ma in quantità minore. L’uso dell’azoto va limitato, altrimenti si ottiene tanto verde e pochi fiori.

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Dopo la fioritura, conviene tagliare i fiori appassiti. Non serve potare drasticamente . Per le erbacee, si può aspettare che il fogliame i secchi naturalmente verso ottobre, poi si recide alla base. Le arbustive invece vanno lasciate quasi intatte: si tolgono solo i rami secchi o spezzati. Non vanno potati come le rose, altrimenti saltano la fioritura.

Le peonie non sono piante da giardino in paziente. Possono impiegare due o tre anni prima di stabilizzarsi e fiorire con regolarità. All’inizio sembrano ferme, quasi deludenti. Ma se hanno radici forti e sono al posto giusto, una volta partite, non si fermano più. Alcuni esemplari possono durare anche cinquant’anni nello stesso punto. La fioritura arriva tra aprile e giugno, a seconda della varietà e della zona. Le prime a sbocciare sono le erbacce precoci, poi seguono le altre. Le arbustive tendono a fiorire leggermente prima.

Una fioritura spettacolare

Non serve fare molto per proteggerle in inverno. Le erbacee si seccano naturalmente e vanno in riposo. Le arbustive invece mantengono i rami e resistono bene al freddo, soprattutto se ben radicati. Solo in zone molto fredde conviene pacciamare alla base con foglie secchio paglia, per evitare che il gelo penetri troppo in profondità.

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Le peonie non sono amiche dei trapianti. Non amano essere spostate e quando capita, impiegano tempo per riprendersi. Meglio pensarci bene prima di piantarle, scegliere un punto definitivo e lasciarle tranquille. Se proprio si devono spostare, farlo solo in autunno, con molta terra intorno alle radici, cercando di disturbare il meno possibile.

Col tempo, le peonie diventano quasi parte del paesaggio. Ogni anno, senza troppa fatica, offrono una fioritura che vale l’attesa. Non sono piante appariscenti tutto l’anno, ma quando fioriscono, riempiono lo spazio con una presenza discreta ma evidente. Chi ha un angolo soleggiato, un po’ di pazienza e terra non troppo compatta, ha già tutto il necessario per iniziare.

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