Come stimolare la fioritura delle ortensie con un solo ingrediente naturale

Le ortensie sanno farsi notare, ma farle rifiorire bene ogni anno non è scontato. A volte basta poco però: anche solo un ingrediente naturale può dare una spinta in più. E non serve comprare nulla perché in casa c’è già tutto. Molti non sanno che le bucce di banana, ad esempio, possono diventare un concime molto utile. Spesso si buttano via, senza pensare che invece possono aiutare proprio in giardino.

Come preparare un fertilizzante con le bucce di banana

Questo tipo di fertilizzante è semplice da preparare, non richiede attrezzature e non comporta rischi. Le bucce contengono sostanze come fosforo, calcio, magnesio, potassio, perfetti per sostenere le piante fiorite. Non servono dosi precise. Basta fare attenzione a non esagerare e distribuire il composto con un minimo di criterio. Anche chi non ha esperienza può riuscirci senza troppi pensieri.

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Per cominciare, si raccolgono le bucce man mano che si consumano le banane. Non vanno trattate con prodotti chimici né messe in frigo. Meglio lasciarle all’aria o in un contenitore chiuso, ma non troppo a lungo. Tagliarle a pezzetti aiuta a ridurre i tempi di decomposizione. Non occorre precisione, l’importante è ridurle abbastanza da facilitare il rilascio delle sostanze nutritive.

Una volta tagliate a pezzetti, le bucce si mettono semplicemente in una bottiglia o una brocca piena d’acqua. Poi si lasciano lì per qualche giorno, tre o quattro vanno bene. L’acqua cambia colore, diventa un po’ torbida, e vuol dire che è pronta ad usare. L’acqua diventerà marroncina, con un odore leggero ma non sgradevole. In quel liquido si concentrano i sali minerali rilasciati dalla decomposizione. Quando l’infuso è pronto, si può usare direttamente sulle piante.

Come usare questo fertilizzante sulle ortensie

Una volta pronto, si versa il liquido alla base dell’ortensia, evitando il contatto diretto con foglie e fiori. Non bisogna esagerare, specialmente se il terreno è già umido. In alternativa, si possono interrare le bucce sminuzzate direttamente nel vaso o nella terra. In questo modo, il rilascio dei nutrienti sarà più lento e continuo. È un metodo valido, anche se più lento rispetto al macerato.

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Per far fiorire bene un’ortensia, però, non basta mettere qualcosa alla base e sperare nel meglio. Il terreno fa la sua parte, infatti serve che sia soffice, pieno di elementi vivi, un po’ acido ma non troppo. Se è duro come cemento o troppo calcareo, la pianta farà fatica a tirare su quello che le serve. A volte basta aggiungere un po’ di torba o compost ben fatto per sistemare tutto.

Anche annaffiare sembra banale, ma sbagliare è facile. Le ortensie non vogliono le sete, né i piedi ammollo. In estate chiedono più acqua, sì, ma sempre senza esagerare. Un trucco? Una pacciamatura leggera con foglie secche o corteccia che tiene l’umidità e protegge le radici dal caldo. Anche dove si mette la pianta conta. Se prende sole a picco tutto il giorno, soffre.

Posizione, potatura ed altri scarti domestici

Queste piante stanno meglio in posti tranquilli, con un po’ di luce ma non troppa. La classica mezz’ombra va benissimo: sole al mattino, poi ombra nel pomeriggio. Nei balconi piccoli o giardini stretti, trovare il punto giusto può essere una sfida. Ma anche solo spostarle di mezzo metro, magari dietro un vaso più grande, può cambiare tutto.

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Con la potatura bisogna andarci piano. Non si taglia caso. Prima bisogna capire se la varietà che si ha fiorisce sui rami vecchi o su quelli nuovi. Di solito, si tolgono solo i rami secchi o quelli che hanno già dato il meglio. Se si taglia troppo basso, l’anno dopo magari non fiorisce affatto. Meglio farlo dopo la fioritura, con calma, senza esagerare.

Oltre alle bucce di banana, esistono altri sarti domestici che possono tornare utili. I fondi di caffè, ad esempio, aiutano ad acidificare il terreno. Anche il lievito di birra secco può favorire la crescita, se usato con moderazione. Non bisogna però mescolare troppe cose insieme. Meglio alternare, osservare come reagisce la pianta e aggiustare il tiro.

Quando usare questo fertilizzante fatto in casa

Il compost è sempre una buona risorsa. Anche piccole quantità, distribuite intorno alla base, migliorano la struttura del suolo e rilasciano nutrienti in modo graduale. Se ben maturo, non causa odori e non attira insetti. È utile anche per conservare l’umidità. E se non si ha un compost domestico, si può cercare quello già pronto nei centri di giardinaggio.

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Il momento migliore per intervenire con questi metodi è la primavera. Quando le temperature iniziano a salire e le gemme si svegliano, le piante hanno bisogno di energia. Anche in estate si può continuare con le bucce di banana, ma con attenzione all’acqua e al caldo. In autunno è meglio sospendere tutto e lasciare riposare la pianta in vista dell’inverno.

Infine, non tutte le ortensie rispondono allo stesso modo. Alcune varietà sono più esigenti, altre più robuste. A volte si prova qualcosa e non si vedono risultati subito. Serve un po’ di pazienza. Ma spesso, con piccoli gesti costanti, si ottiene molto di più di quanto si pensi. Le piante si adattano, ma bisogna osservare e imparare a capire cosa chiedono.

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