Gelsomino che cresce troppo lentamente: cosa fare

Il gelsomino è una pianta arbustiva che ha fiori profumatissimi e fornisce anche molta privacy lungo aree perimetrali di parchi e giardini. Necessita di un nutrimento adeguato e anche di supporti adatti man mano che cresce e si arrampica. Il terreno deve essere ricco di azoto, pena una crescita lenta o non secondo le potenzialità.

Coltivazione del gelsomino

Il gelsomino si distingue in diverse varietà, da quello comune a quello di Spagna. Il terreno ideale per il gelsomino, che sia in vaso o in pieno campo, è ben areato e drenante, per cui non eccessivamente compatto. La concimazione migliore è composta da letame o comunque materia organica ricca di nutrienti.

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Ovviamente, piuttosto che partire dai semi, è più facile piantare delle talee o comunque un gelsomino già in parte avviato. Il nutrimento di base, se insufficiente, potrebbe rappresentare una delle motivazioni principale per cui la crescita appare lenta. Almeno una volta a settimana, va aggiunto del fertilizzante ben ricco di potassio.

Un gelsomino che stenta a fare fiori e ha poco fogliame, di certo ha sofferto la mancanza di questo fondamentale nutriente. Se si secca, invece, significa che il terreno è troppo compatto e argilloso e va aggiunta della sabbia per avere l’effetto drenante che serve. Attenzione anche al caldo eccessivo.

Temperatura e cura

Il gelsomino ama il sole, ma non quello forte e torrido dell’estate. Così come l’estremo opposto, ovvero le gelate invernali. Usare della legna o altri materiali naturali (persino teli di cotone) per ottenere una buona pacciamatura permetterà di mantenere una temperatura costante nel terreno nonostante le condizioni esterne.

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Subito dopo la fioritura, vanno potati i rami in eccesso e tutto quello che appare secco, così da veicolare l’energia della pianta dove serve. Sole e ombra dovrebbero alternarsi in parti grosso modo uguali, così da contribuire a mantenere il clima ideale per la pianta. Vi sono comunque varietà sia estive che invernali.

Il gelsomino è una pianta abbastanza resistente rispetto agli insetti infestanti, tuttavia occorre tenere d’occhio le foglie e in caso si presentino bianche si può utilizzare dell’olio essenziale di Neem, che dovrebbe eliminare le cosiddette mosche bianche; in caso di acari, invece, va bene l’olio di lino. Meglio evitare fungicidi o prodotti chimici.

Se cresce comunque poco… che fare?

Se si nota che comunque il gelsomino sembra stentare nella sua crescita, si può ovviare alla mancanza di azoto nel terreno concimandolo con dei fondi di caffè, che ne sono ricchi. Se si usano altri fertilizzanti a base di potassio, però, sarà indispensabile diluirli molto in acqua, o si rischia di bruciare le radici.

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Un’altra causa che potrebbe far crescere poco il gelsomino, è la temperatura. In primavera, i gelsomini esplodono letteralmente con il loro profumo, ma se la stagione si presenta ancora freddina, è normale che non vi siano i risultati sperati. Latitudini molto a nord o dove il sole non è abbastanza forte nemmeno in estate, non sono ospitali.

Prima di piantare un gelsomino, dunque, occorre verificare che la temperatura media sia sufficiente alla crescita ideale della pianta, altrimenti non la si vedrà mai al massimo del suo potenziale. Infine, se si desidera coltivarlo in terrazza, va verificata la grandezza del vaso: un gelsomino piccolo potrebbe non avere spazio a sufficienza per le radici.

Spazio, aria e sole

Se il gelsomino non cresce, si tratta quindi di valutare in primis il nutrimento, poi lo spazio e infine la quantità di aria e sole che lo raggiungono. Inoltre, anche se l’irrigazione risulta indispensabile e va fatta con costanza, il ristagno di acqua provocherebbe marciume e funghi che ovviamente lederebbero le radici.

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Il gelsomino può essere sicuramente bianco, che è il colore più diffuso, ma anche rosato, giallo o rosso. Abbinare più gelsomini uno accanto all’altro è un modo per conferire colore e profumi deliziosi al giardino, ma ponendoli a debita distanza tra loro, per farli crescere al meglio. Esiste anche una bellissima varietà tricolore.

Il tricolor resiste bene anche a temperature piuttosto basse, persino sottozero, purché abbia comunque il sole che serve e ciò non sia la regola. Risulta resistente a parassiti e malattie almeno quanto le atre varietà ed è molto apprezzato proprio per la moltitudine di colori tutti racchiusi in un’unica varietà di fiori.

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