
Il sedano è una pianta erbacea, che viene coltivata in modo annuale. Anche, se in natura, ha da sempre un ciclo biennale. E’ un alimento, che si conosce fin dai tempi antichi. Per molto tempo, è stato ritenuto, un alimento miracoloso, quasi divino. Ma oggi, ci concentriamo, sui passaggi relativi, alla sua coltivazione.
Coltivare il sedano in vaso
La prima cosa da fare, è quella di scegliere una qualità di sedano adatta. E cominciare da li: il momento della semina, è quella di Aprile. Il consiglio, è quello di comprare una piantina, nel vivaio, e poi metterle a dimora, nel momento in cui le temperature, si assestano. E partire da li.

Si devono usare dei vasi profondi, di almeno trenta centimetri. Il contenitore, andrà riempito, in modo da potere trapiantare, la piantina e metterla per bene nel suo terreno. A quel punto, procedere con l’innaffiamento. Un passaggio, che va fatto sempre con costanza, per tutto il periodo della sua crescita.
Inseguito, si passa al concime. Vanno sempre usati, dei prodotti, che dentro abbiamo una grande quantità di azoto. In caso, per i meno esperti, si consiglia, di leggere le istruzioni, che ci sono sull’etichetta. E concludere, tutto, nel periodo di Maggio. Cosi, da fare le cose per bene, e senza intoppi.
Come scegliere la varietà giusta
Sedano verde da taglio: in genere viene coltivato, per le sue foglie piccole, che sono chiamate coste. E’ una pianta, che ha un fusto caratteristico, e che presenta anche delle importanti, scanalature. I fiori, hanno delle sfumature, di colore bianco e verde. Insomma, sono davvero caratteristiche, e forse anche tra le più diffuse.

Sedano dell’Elne: è una qualità, che ha uno sviluppo medio-alto. Le foglie, sono di colore verde intenso. Con delle coste piene, spesse e al tempo stesso carnose. Si possono imbiancare, in modo del tutto facile, ed hanno un ciclo vegetativo, precoce. Insomma, anche questa è molto utilizzata, per tante ricette.
Sedano Golden: ha invece una costa piena, di colore giallo, che tende quasi al dorato. Ha una lunghezza, che può arrivare verso a 17 e anche 20 centimetri. Ha un ciclo vegetativo, precoce, ed è composto, da una sezione rotondeggiante, in genere, medio o anche larga. Diversa, da quelli raccontanti in precedenza.
Temperatura e terreno
Una cosa è certa, il sedano, per potere crescere nel modo giusto, deve avere delle condizioni climatiche eccellenti. In genere, quelle giuste, sono tra i 15 e i 24 gradi. Le piante, iniziano a soffrire, quando si superano i trenta gradi. Solo quando si trova in fase di raccolta, il sedano tollera anche il sotto 0.

Parlando invece del terreno, il sedano preferisce quelli che hanno un medio impasto. E che, sono molto ricchi, di sostanza organica. Ma con, una buona capacità idrica. Se invece, si ha a disposizione, un terreno argilloso, la cosa migliore, è quella di usare delle aiuole rialzate. Cosi, da potere anche prevenire i ristagni.
Infine, gli esperti del settore, consigliano di aspettare, almeno tre anni, prima di trapiantare il sedano. Specialmente, se si tratta di appezzamenti di terra, in cui prima ci sono state, altre coltivazioni. La cosa, potrebbe, anche essere di intralcio, e quindi portare a dei problemi, ed evitare che lo stesso possa crescere.
E infine la raccolta
Pinzimonio: in questo caso, la raccolta deve avvenire, quando le piante, hanno raggiunto una grandezza sufficiente. I cespi si devono legare, e dopo 2 o 3 settimane, si possono anche raccogliere. Le coste esterne, quelle danneggiate, si possono eliminare, il cuore, si usa per il pinzimonio. Ed è fatta, tutto sarà pronto.

Sedano da odore: le foglie esterne, si devono usare, nel momento in cui, le piante hanno preso la giusta forza. E anche quando, hanno anche raggiunto, una grandezza sufficiente. In genere, questo avviene, sempre dopo 80 giorni, a partire dal trapianto. E’ importante, rispettare sempre i tempi giusti. Cosi, da non avere sorprese.
Sedano a rapa: il sedano a rapa, matura, in genere, dopo 150 giorni. La pianta, ad un certo punto si ingrossa. E forma una sfera, che ha le dimensioni di un arancio. Se viene rincalzato, si può mantenere a lungo, anche nel campo, e senza nessun problema. Alla fine, si avrà un ottimo raccolto.