
Da sempre le fave fanno parte della nostra cucina, sia fresche che secche, adattandosi perfettamente a numerose ricette. Fanno parte di quel tipo di legumi con un gusto particolare, molto buono, ma allo stesso tempo, o le ami o le cerchi di scartare. Inoltre, ci sono alcune situazioni salutari con le quali non vanno d’accordo. Andiamo insieme a scoprire quali ed il perché.
Il favismo, un rischio davvero serio
Di norma, il problema principale che possiamo riscontrare con le fave si chiama favismo, ed è una condizione genetica, a volte ereditaria, che indebolisce il metabolismo e danneggia i nostri globuli rossi. Chi soffre di questa malattia non può consumare fave di nessun tipo e in nessun modo, né cotte né crude.

Questo accade perché il nostro corpo, se afflitto da questa patologia, non produce il G6PD, un enzima che difende costantemente i nostri globuli rossi. Quindi, mangiare fave senza questo enzima potrebbe causare seri danni, talvolta arrivando ad una vera e propria crisi emolitica, causando febbre, stanchezza, e altri sintomi come l’ingiallimento della pelle.
In alcuni casi è bastato addirittura trovarsi vicino a dei baccelli per scaturire una reazione. Ma fortunatamente possiamo sapere se soffriamo di questa patologia con un semplicissimo esame del sangue. Ovviamente, essendo una condizione trasmissibile geneticamente, è sempre consigliato effettuare test sui propri figli in casi di presenza di favismo in famiglia.
Un limite per molti
Oltre alle persone affette da favismo, ci sono molte altre condizioni salutari in cui le fave possono causare danni indesiderati, o semplicemente problemi quotidiani. Ad esempio, chi ha la gotta, o alti livelli di acido urico, deve cercare di evitare questi legumi, dato che contengono purine che possono peggiorare la situazione attuale.

Anche chi soffre di problemi di reni dovrebbe cercare di scartarle, dato che contengono molto potassio e proteine, elementi che vanno dosati con molta attenzione in caso di situazioni renali complesse. C’è anche chi, semplicemente, non le tollera per via di cattiva digestione o nausea, ed in questi casi è sempre consigliabile ascoltare il proprio corpo.
In generale, è sempre meglio chiedere al proprio medico in caso di problemi cronici o di digestione, scoprendo così se e quanto possiamo mangiarne. Bisogna anche dire che nessun alimento è indicato o perfetto per tutti. Serve solo un po’ di coscienza e di attenzione sulla propria condizione salutare per poter gustare con tranquillità questi legumi, sani e gustosi.
Un piatto che diventa “leggero”
Quando parliamo dell’impatto che le fave hanno sul nostro corpo, senza contare condizioni salutari più particolari, la gran parte della differenza viene fuori dal modo in cui le cuciniamo. Per intenderci, se vogliamo rendere questi legumi più delicati per il nostro stomaco, la prima cosa da fare è sbucciarle per bene, andando a togliere la pellicina esterna.

Questo perché la pellicina contiene tantissime fibre e sali minerali, rendendola davvero dura per la digestione. Anche se può sembrare una scocciatura, esiste un trucchetto semplice per eliminare la buccia senza perdere tempo. Basterà solamente sbollentarle un po’ per poi passarle in acqua fredda, così la pelle si ammollerà del tutto, andando via molto più facilmente.
Un altro metodo per renderle più leggere potrebbe essere di frullarle o passarle fino a farle diventare una crema. Anche aggiungere delle erbe carminative o degli ortaggi durante la cottura potrebbe rivelarsi un ottimo stratagemma, dato che erbe come alloro o origano arricchiranno le nostre fave di sali minerali, rendendole più digeribili.
Quindi è un no?
In sostanza, le fave sono uno degli alimenti più sani e nutrienti che possiamo trovare nella nostra cucina tradizionale, ma non vanno bene per tutti noi. Come detto prima c’è chi, per condizioni salutari, e non solo, deve limitarle o, addirittura, non può assolutamente mangiarne. Altri, invece, possono provarle in diversi modi, testando la loro digeribilità.

Anche chi segue un piano alimentare povero di potassio deve cercare di limitarle, dato che le fave ne contengono davvero molto. Molti nutrizionisti consigliano di alternare le fave ad altri legumi, e di integrarle ad ingredienti magri, così da variare e dare una pausa al nostro intestino rendendolo sempre più forte.
Insomma, come per ogni genere di alimento, anche le fave hanno bisogno di un limite per ottenere un giusto equilibrio. Per chi non soffre di particolari problemi o situazioni intestinali, il loro consumo limitato è sicuramente un ottima scelta, ma per chi anche un semplice fastidio, è sempre meglio chiamare il proprio dottore e ascoltare le sue indicazioni. Bisogna avere sempre coscienza di sé e del piatto quando ci sediamo a tavola, così da poter gustare in totale serenità le nostre fave senza ripercussioni.