Sedano: il trucco per piante più vigorose

Il sedano non è tra gli ortaggi più semplici da coltivare. Richiede attenzioni continue, e spesso non perdona errori banali. Chi ha provato a farlo crescere in giardino o in vaso, lo sa. Per ottenere piante sane serve partire dal terreno. Deve essere morbido, ricco, ma soprattutto ben lavorato. Un suolo povero, compatto pieno di sassi riduce subito le speranze di un raccolto decente.

Cose da fare prima di seminare il sedano

Prima di seminare o trapiantare è meglio mescolare al terreno del compost maturo o del letame ben decomposto. L’odore non è dei migliori, ma i risultati si vedono. Si può fare anche con del terriccio universale già arricchito, ma non dallo stesso vigore. Il sedano tende a esaurire i nutrienti in fretta, quindi partire con un suolo ben nutrito e quasi obbligatorio.

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L’acqua è un altro punto dedicato. Il sedano ha sete, sempre. Durante i periodi caldi va annaffiato spesso, ma senza esagerare. I ristagni sono pericolosi: portano marciumi e attirano funghi. Per chi coltiva in vaso, è meglio usare un sottovaso forato e riempito con argilla espansa. In piena terra, conviene fare solchi e bagnarli con calma, a intervalli regolari.

L’irrigazione a goccia può aiutare molto. Mantiene il suolo umido senza sbalzi, ed evita di bagnare foglie e fusti, che sono facilmente attaccabili da muffe. Nei periodi di siccità, bagnare la mattina presto o la sera. Mai sotto il sole diretto. Una piccola negligenza può compromettere tutta la coltivazione, specialmente nelle settimane centrali della crescita.

Come concimare il sedano

Avanti la concimazione non va improvvisata. Si può usare ancora compost letame, ma a volte serve qualcosa di più. Un concime azotato leggero, a base di sangue secco o cornunghia, può dare un piccolo slancio. Attenzione però ai dosaggi: troppo azoto rende le piante belle a vedersi, ma vuote fibrose. Meglio andarci piano, soprattutto nei contenitori.

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Il clima non sempre collabora. Il sedano non sopporta né il gelo né il caldo eccessivo. Quando le temperature scendono sotto i cinque gradi, tende a bloccarsi. Se arriva una gelata, le foglie si afflosciano. Coprire le piante con tessuto non tessuto (TNT) un telo leggero aiuta a proteggerle. Nei mesi estivi, invece, un po’ di ombra nelle ore più calde evita che la pianta impazzisca.

Alcuni coltivatori scelgono di piantare il sedano accanto a piante più alte, come i pomodori, che offrono una leggera ombreggiatura nelle giornate torride. Un trucco semplice ma utile. L’ombra non deve però essere eccessiva. Il sedano ha bisogno di luce, seppur entrata. La mezz’ombra va bene, ma se c’è troppo buio, cresce lento e sottile.

Guarda bene le foglie del sedano

Quando le foglie iniziano a ingiallire o a seccarsi ai bordi, qualcosa non va. A volte è solo questione d’acqua di troppo sole. Altre volte indica una carenza di nutrienti o l’inizio di una malattia. In questi casi conviene potare le parti rovinate. Non serve tagliare tutto. Basta eliminare il necessario per far respirare la pianta e favorire la crescita di nuovi germogli.

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Chi ha poco spazio può provare a coltivarlo in vaso. Serve un contenitore profondo almeno 30 cm, con fori sul fondo. Il terriccio deve essere leggero ma nutrienti. Anche equivale la regola del compost duepunti mai trapiantare su terreno vuoto. Le annaffiature vanno fatte con regolarità e attenzione, perché nei vasi il suono si asciuga in fretta.

Un consiglio spiccio: osservare. Guardare le piante ogni giorno, anche solo per un minuto, aiuta a capire se qualcosa sta cambiando. Foglie che si abbassano, colore spento, fusti molli: ogni segnale merita attenzione. Il sedano è sensibile a volte imprevedibile, ma se si impara ad ascoltarlo, sa dare belle soddisfazioni. Anche in un piccolo orto sul balcone.

La questione della distanza tra le piante

Molto importante la distanza tra le piante. Il sedano si allarga con il tempo e ha bisogno di spazio per respirare. Troppo vicine, le piante si rubano luce e nutrimento, crescono storte o rimangono sottili. In media, lasciare almeno 25- 30 centimetri tra un posto e l’altro. In vaso ne bastano due o tre per contenitore, non di più.

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Ci sono tante varietà di sedano, e non tutte vanno bene per ogni zona. Alcune resistono meglio al caldo, altre tollerano meglio il freddo. Prima di scegliere i semi, conviene leggere le indicazioni sulla bustina o chiedere in vivaio. Coltivare una varietà inadatta può vanificare anche le cure più attente. Il sedano da costa, ad esempio, esigenze diverse quello da taglio.

Attenzione anche alle malattie. Le più comuni sono la septoria e la cercospora, due funghi che colpiscono le foglie. I primi sintomi sono macchie scure e secchezza. Meglio intervenire presto con prodotti naturali, come decotto d’aglio infusi di equiseto. L’aria stagnante l’umidità eccessiva favoriscono la diffusione dei funghi. Per questo la potatura e la distanza tra le piante sono fondamentali.

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