
C’è poco da fare, non c’è nulla di più bello e spettacolare dei tulipani in fiore in primavera. Quelle distese così composite e così ricche di grandi colori fanno rallegrare quanti si trovano ad osservare i prati in piena fioritura; ma è molto importante saper gestire queste colture con attenzione, onde evitare di fare danni.
Come procedere?
Il principio è sempre uno: i tulipani devono partire dai bulbi e per far sì che questi possano produrre adeguatamente è necessario che si avvii a partire dal momento preciso in cui è meglio interrare, di solito a una profondità pari a due o tre volte la sua altezza. In pratica, se il bulbo è 5 cm, devi piantarlo a 10 o 15 cm di profondità.

Il motivo di un simile calcolo attento è facile da capire: perché se il bulbo è piantato troppo superficialmente, c’è il rischio che con qualche sporadica gelata, dia un effetto negativo, se troppo profondo, al contrario, la pianta farà molta fatica a venire a galla e a mostrare quindi il fiore nella sua totalità.
Ciò significa che la profondità è la garanzia di una corretta produzione di tulipani, in quanto determina intanto il giusto ancoraggio, dà protezione dal freddo e offre la giusta fioritura, nei tempi che sono quelli indicati proprio per i tulipani, quando ovviamente partono dai bulbi e non da piantine già avviate.
Quando è tempo di interrare i bulbi?
I tulipani sono fiori che vanno in tendenza in genere nel periodo primaverile; quindi, significa che va benissimo avviare la loro coltivazione in autunno, idealmente in un periodo di tempo che deve essere compreso tra inizio ottobre e fine novembre, quindi in un lasso di tempo che è lungo ovviamente due mesi pieni.

Questo periodo è l’ideale per il semplice fatto che si dà tutto il tempo al bulbo di radicare bene a terra e di prepararsi in previsione dell’arrivo del freddo dell’inverno, quando magari le gelate potrebbe danneggiare particolarmente la coltivazione dei tulipani che mal tollerano la presenza di temperature troppo rigide.
Se quindi la coltivazione dei bulbi di tulipani va in porto, questi saranno pronti per esplodere e cominciare a fiorire tra marzo e maggio, a seconda della varietà e della zona climatica. Più sole quindi riescono a recuperare, più la fioritura sarà davvero molto abbondante e generosa, colorata e piena.
Il trucco per una corretta resa
Sicuramente se hai voglia di metterti in gioco devi giocare di astuzia e per farlo con raziocinio, ti serve concentrare l’attenzione e la cura soprattutto sul terreno che diventa la tua arma in questa impresa che spesso può risultare difficile da gestire, quando in realtà basta poco per farla funzionare.

Ecco che allora quello che serve è lavorare molto bene il terreno, fino in profondità, gestendolo fino a oltre e poco più di 20 cm, e laddove comporlo aggiungendo un poco di sabbia o di terriccio che deve servire per drenare meglio un tipo di terra che risulta ricca di pietrisco.
Attenzione anche ai ristagni di acqua, che sono propri di terreni che non sono molto drenanti e che possono essere il motivo per cui una coltivazione di bulbi di tulipano si interrompe facilmente, non dando quella fioritura che si sperava fin dall’inizio, facendo marcire tutto a partire proprio dai bulbi di tulipano.
Ultimi consigli
Due consigli aggiuntivi vanno dati per poterti venire incontro a quelli che sicuramente sono gli errori che spesso si commettono con maggiore frequenza quando si tratta di tulipani. Parlo in particolar modo della posizione del bulbo quando si interra e poi la messa a dimora, due aspetti che si trascurano e appaiono poco consoni.

Intanto, quando li interri, cerca sempre di mettere il bulbo con la punta, ovvero che la parte appuntita, rivolta verso l’alto, perché è da lì che spunterà il fiore: è il primo passo questo per indirizzarlo verso l’uscita; mentre con la messa a dimora può servire per preparare il bulbo e renderlo abbastanza forte ad affrontare il germinazione in terra.
Insomma, coltivare i tulipani a partire dai bulbi non è affatto una cosa complicata, ma richiede grande attenzione, alla luce del fatto che si tratta comunque di un compito che va seguito e va osservato in ogni sua fase. Sebbene si tratti di un lavoro piuttosto certosino, alla fine ti ricompenserà di ogni sforzo.