Come coltivare l’aglio orsino in vaso: la nuova moda green del 2025

Green è il colore di chi ama la Natura in tutte le sue forme, compresa la cura e la coltivazione di numerose tipologie di piante, ornamentali od ortive. L’aglio orsino è sicuramente una di queste. Scopri di che specie si tratta, il ciclo vitale della pianta e come si coltiva al meglio.

Aglio orsino: uno sguardo alla botanica

Allium ursinum L. è il nome botanico del più comunemente detto aglio orsino. Di cosa si tratta? Di una pianta erbacea della famiglia delle Amaryllidaceae. Il nome che le è stato attribuito non è giunto a caso: l’odore che la specie in questione emana, infatti, è molto simile all’odore pungente dell’aglio che tutti conosciamo.

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Pungente e penetrante è quindi l’aroma che sprigionano foglie, fiori e bulbi dell’aglio orsino e ne rappresenta il tratto caratteristico. Puoi trovare alcuni esemplari spontanei di questa pianta nel sottobosco, in zone umide e ombreggiate, le sue favorite per un pieno e vigoroso sviluppo. Quali sono i tratti fisici distintivi della specie?

Sicuramente le foglie, emergenti dalla base di un bulbo sotterraneo piccolo e di colore biancastro. Esse si presentano come lanceolate, di colore verde acceso e molti simili a quelle del comune mughetto. Ma non solo! I fiori sono una caratteristica che può saltare all’occhio: candidi e formati da sei petali appuntiti.

Il ciclo vitale dell’aglio orsino

La conoscenza del ciclo vitale di ogni specie vegetale che si intende coltivare è una prerogativa da non tralasciare. Il motivo? In base alla fase in cui la pianta si trova potrebbero essere necessari degli interventi colturali atti a garantirne il pieno sviluppo e il benessere, con conseguenti effetti positivi sulla produttività.

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Si tratta, in particolare, di una specie perenne il cui ciclo vitale è profondamente influenzato dall’andamento delle stagioni. Partiamo dall’autunno, periodo dell’anno in cui il bulbo, presente nel terreno, inizia a prepararsi per la ripresa vegetativa. Come? Tramite l’incanalamento delle energie nella produzione delle radici e nella formazione dei primi piccoli germogli.

Il periodo invernale passa e la pianta, quindi, piano piano inizia a porre le giuste e solide basi per la crescita che avviene nel periodo primaverile. E’ proprio con l’arrivo della bella stagione che le foglie per prime e i fiori successivamente si formano e accrescono. In estate, infine, si ha l’essiccamento e la dormienza che precede l’inizio di un nuovo ciclo vitale in autunno.

Come posso coltivare l’aglio orsino in vaso?

Se la tua intenzione è quella di coltivare una pianta di aglio orsino, allora dovresti sapere alcune informazioni per poter far sì che la tua pianta possa essere curata al meglio e possa, di conseguenza, svilupparsi nel miglior modo possibile. Iniziamo subito con una breve carrellata di interventi utili per lo scopo.

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Il primo passo da compiere è sicuramente quello di scegliere un vaso di dimensioni idonee allo sviluppo pieno dell’apparato radicale della pianta. Sono in genere consigliati vasi profondi almeno 25 cm, preferibilmente in terracotta, perché traspirante, e dotati di foro di drenaggio sul fondo. In seguito è opportuno scegliere un buon terriccio.

Non dimentichiamoci del fatto che l’aglio orsino è una pianta che in natura si trova spesso nel sottobosco umido e fresco! Il substrato di coltivazione, quindi, dovrà essere ricco di sostanza organica. Anche l’esposizione gioca, ovviamente, la sua parte: zone ombreggiate sono le ideali per evitare sofferenze alla pianta.

E ancora…

Insomma, l’illuminazione solare diretta non è per niente gradita dalla pianta che, quindi, potrebbe essere scelta per abbellire zone del giardino che altrimenti sarebbero spoglie e buie. Il terriccio di qualità che hai scelto, infine, dovrebbe essere mantenuto umido a lungo durante la fase di crescita vegetativa e fioritura, senza inzupparlo però!

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Al contrario, nel corso della fase di dormienza, dovresti ridurre in maniera graduale le irrigazioni fino ad eliminarle nel corso della stagione fredda, autunnale e invernale. Cosa dire, poi, delle concimazioni? La pianta potrebbe averne bisogno nel periodo primaverile, per stimolare la crescita delle foglie prima e dei fiori poi.

La potatura, invece, non sembrerebbe essere necessaria. Quello che potresti fare per mantenere la pianta in ordine è rimuovere meccanicamente le foglie e i fiori ormai appassiti in maniera tale da incanalare le energie metaboliche del tuo aglio orsino nella produzione di nuove. Se vuoi ottenere nuove piante, ricorda ogni due anni circa di suddividere i bulbi e interrarli separatamente.

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