
Succede spesso che l’insalata coltivata in casa o nell’orto, invece di restare bassa e folta, cominci a lanciarsi verso l’alto e sviluppare uno stelo centrale. È il segnale che sta andando assieme. Questo processo: chiamato tecnicamente fioritura o montata seme, compromettente sapore e consistenza. Le foglie diventano amare e più dure, quindi poco piacevoli da mangiare.
Perché l’insalata fiorisce?
Uno dei primi fattori che spingono l’insalata a fiorire la temperatura. Quando le giornate iniziano a scaldarsi troppo, la pianta reagisce come se fosse arrivata alla fine del ciclo vitale. Alcune varietà resistono meglio, ma in generale l’insalata non ama il caldo intenso. Meglio seminare in momenti dell’anno in cui le temperature sono più miti, o prevedere una certa protezione.

L’acqua fa una grande differenza. Il terreno deve restare costantemente umido, ma mai fradicio. Se il terreno si asciuga troppo tra un irrigazione e l’altra, la pianta percepisce uno stress accelera la sua corsa verso la fioritura. L’ideale è bagnare poco ma spesso, controllando con le dita che il suolo resti fresco almeno nei primi centimetri.
Chi espone l’insalata al sole diretto nelle ore più calde accelera il processo di fioritura. Una pianta in affanno sotto il sole cocente pensa solo a sopravvivere e riprodursi. Quando possibile, è meglio sistemarla in zone dove riceve sole solo al mattino o al tardo pomeriggio. Se l’orto è esposto a sud pieno, si può usare una rete ombreggiante o piantare accanto a colture più alte che facciano un po’ d’ombra
La questione del terreno a delle varietà
Un’altra abitudine utile a raccogliere regolarmente le foglie esterne. Così facendo, si stimola la produzione di nuove foglie si rallenta la voglia della pianta di completare il suo ciclo. Non serve aspettare che la pianta sia pronta: si può iniziare a raccogliere anche quando le foglie sono ancora tenere. Questo aiuta anche a evitare sprechi e a gustare l’insalata al meglio.

Il tipo di varietà scelta incide parecchio. Alcune insalate, come la lattuga romana o certi tipi di cicoria, resistono meglio al caldo e fioriscono meno facilmente. Altre, più delicate, tendono a salire a seme appena le condizioni cambiano. Leggere le indicazioni sulle bustine può aiutare, ma anche fare qualche esperimento in base alla zona dove si vive in un guasta.
Il terreno gioca un ruolo non secondario. Deve essere drenante, cioè permettere all’acqua in eccesso di defluire senza ristagni. Ma allo stesso tempo deve essere ricco, con un buon apporto di composte letale maturo. Un terreno povero compatto mette in difficoltà là pianta e può anticiparne la fioritura. Zappare bene concimare con regolarità è un gesto che paga.
Abbinare l’insalata ad altre piante
Coltivare l’insalata vicino ad altre piante può aiutare. Ad esempio, accostarla a fagiolini rampicanti o a pomodori consente di sfruttare la loro ombra naturale. Alcuni preferiscono piantarla accanto alla calendula, che tiene lontani certi insetti. Ma il punto importante è che la compagnia di altre piante modifica leggermente il microclima, spesso in meglio.

Anche la densità di semina può fare la differenza. Se si semina troppo fitta, le piante competono per luce, acqua e nutrienti, stressandosi. Se si semina troppo rada, le piante restano troppo esposte. Trovare un equilibrio è importante. A volte conviene diradare leggermente le piantine una volta germinate, lasciando solo le più vigorose
Anche che alterna i periodi di semina per avere raccolti continui. Invece di seminare tutta l’insalata in una volta sola, si può procedere per piccole porzioni ogni due settimane. Così, se una parte dovesse andare a semi, c’è sempre un’altra pronta da raccogliere. È un sistema semplice per ridurre i rischi e garantire varietà nel tempo.
Un’ultima considerazione da fare
Un’altra cosa da osservare è il tipo di concimazione. Troppo azoto favorisce lo sviluppo rapido delle foglie, ma può anche rendere la pianta più incline alla fioritura precoce. Una nutrizione più equilibrata, che includa anche potassio e fosforo, tiene la pianta più bilanciata. Si può usare compost maturo preparati naturali, senza esagerare.

Non tutte le insalate reagiscono allo stesso modo al clima. Alcune sono più rustiche, altri più delicate. Chi coltiva in zone molto calde dovrebbe puntare su varietà estive, anche se meno comuni. Esistono tipi di lattuga adattati alle alte temperature, con foglie più spesse o colori più scuri. Vale la pena provarne diversi e osservare cosa funziona meglio.
In certi casi, nonostante ogni cura, l’insalata va comunque in fiore. Non è sempre un fallimento. I fiori attirano insetti utili e i semi possono essere raccolti e usati l’anno successivo. Oppure si possono semplicemente lasciare seccare sul posto, per una semina spontanea. Non è tutto da buttare, anche una pianta sfiorita può dare qualcosa in cambio.